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Tour on the road in Scozia: ultime tappe

24 Giugno 2022

Finalmente, dopo tanto tempo riesco a riprendere in mano questa parte di tour on the road fatto in Scozia ormai due anni fa. Mancano le ultime tappe, probabilmente le più belle ed emozionanti.
Se non avete ancora letto la prima parte del tour, correte subito! Sì, vi invito a farlo perché come dico sempre, io in Scozia ci ho lasciato il cuore.

Quinta tappa: da Inverness all’isola di Skye

La mattina, dopo una buona colazione da The Coo’s Guest House a Inverness ripartiamo verso l’isola di Skye. A differenza di altre isole è abbastanza turistica grazie al ponte che la collega direttamente alla terraferma. Il nostro alloggio qui è carinissimo, si tratta di una casetta ristrutturata in cui vivono marito e moglie e trattano gli ospiti in maniera impeccabile. Una volta fatto il check-in e deciso cosa prenderemo per colazione il giorno seguente, partiamo subito in esplorazione.

Neist Point Lighthouse

Prima di partire per il nostro tour on the road in Scozia avevo cercato alcune informazioni su cosa poter vedere e ricordo che rimasi affascinata da “Neist Point Lighthouse”. Si tratta del punto più ad ovest dell’isola in cui si trova il faro e penso sia uno di quei luoghi più incredibili che io abbia mai visto. Una volta parcheggiata l’auto iniziamo ad incamminarci lungo il sentiero, abbastanza facile dato che (all’andata) è tutto in discesa. Due chilometri abbondanti con il vento che non ci abbandona mai ma la vista che offre è impagabile. Neist point resta per me uno di quei luoghi così intensi, pieni di magia e di emozione che ti fanno sgranare gli occhi e battere forte il cuore.
Il faro ha una lunga storia, realizzato nel 1909 e automatizzato solo negli anni ’90 del secolo scorso, ora se ne sta lì, sul margine della scogliera a guidare ancora le imbarcazioni che si avventurano in queste acque. La vista da qui è magnifica e nei giorni migliori si possono facilmente vedere anche le isole Ebridi esterne.

Neist Point Lighthouse © Veronica Lavelli

Non contenti di questa passeggiata decidiamo di salire anche sulla piccola scogliera che si trova poco prima di raggiungere il faro. Penso di non aver mai sentito sulla mia pelle un vento così forte. Per qualche istante ho davvero pensato di volare via. Fortunatamente sto scrivendo questo articolo, quindi sono ancora qui!

Una passeggiata nel Quiraing

Il giorno seguente, dopo una tipica colazione, è il turno del Quiraing e dell’Old Man of Storr. Il Quiraing è un altopiano di origine vulcanica che offre uno dei percorsi escursionistici più belli dell’isola. Sarà perché questo articolo lo sto scrivendo con il cuore in mano ma nella mia vita penso di aver visto pochi luoghi così affascinanti e suggestivi. Tutto il percorso è lungo circa 7 km e noi non l’abbiamo fatto tutto, non perché non volessimo ma i giorni a disposizione erano troppo pochi per vedere tutto quello che avevamo programmato. Spesso durante la camminata mi guardavo indietro chiedendomi “ma questo posto è reale”? Consiglio di venire qui la mattina presto, non che la Scozia a fine agosto sia particolarmente turistica, ma se si vuole maggiore tranquillità è sicuramente l’orario migliore.

Quiraing © Veronica Lavelli

La salita verso l’Old Man of Storr

Per non farci mancare nulla, nella stessa giornata del Quiraing decidiamo di aggiungere anche questa tappa. L’Old Man of Storr è probabilmente la passeggiata più conosciuta e frequentata dell’isola di Skye. Il percorso completo è di 4 km circa e non siamo arrivati sulla cima, la salita è davvero molto ripida e faticosa. Il secondo motivo per cui non siamo arrivati in cima è perché – stupidamente – ci siamo accorti troppo tardi di aver dimenticato in auto le borracce con l’acqua.
Ma torniamo a noi, l’Old Man non è altro che una formazione rocciosa di origine basaltica, alta circa 55 metri. Pensate che fu scalato con successo, dopo svariati tentativi nel corso di un secolo, solo nel 1955 da due persone e, in seguito, solo da pochissimi altri.

The Old Man of Storr © Veronica Lavelli

Isola di Skye: Portree e Kilt Rock

Il secondo e ultimo giorno in questo paradiso terrestre, lo passiamo facendo un giro veloce nella cittadina di Portree e con una visita alla cascata Kilt Rock.
La cittadina più grande dell’Isola di Skye, Portree, conta poco più di 2.000 abitanti ed è a dir poco pittoresca. Vi si trova un supermercato molto ben fornito (perché essendo Skye abbastanza cara, i nostri pasti provenivano da qui) oltre alle casette molto colorate affacciate su Loch Portree.

Portree © Veronica Lavelli

Kilt Rock invece ci ha un po’ delusi, non fraintendetemi, è comunque una bella cascata considerando che si trova in uno dei tratti di scogliera più affascinanti dell’isola. Forse siamo arrivati in un momento in cui scorreva poca acqua e probabilmente avevamo alte aspettative, in ogni caso penso vada vista (nel momento giusto!). Il luogo è molto turistico e affollato, quindi munitevi di pazienza. Nonostante i droni possano volare, noi non siamo riusciti perché c’erano cartelli che indicavano il divieto fino alle 18.

Vista della scogliere di Kilt Rock © Veronica Lavelli

Sesta tappa: da Skye all’isola di Mull

Il nostro tour on the road in Scozia sta quasi per finire ma prima ci godiamo questo gioiellino, ovvero l’Isola di Mull. A differenza di Skye è molto meno turistica, probabilmente perché non è collegata alla terraferma tramite il ponte ma è raggiungibile con il traghetto. L’abbiamo aggiunta al nostro itinerario quasi per caso e, con il senno di poi, avrei trascorso qui qualche notte in più invece di una sola.
Thobermory, con circa 900 abitanti, è il centro principale dell’isola di Mull e con le sue case colorate ricorda molto Portree.

Tobermory © Veronica Lavelli

Se avete letto la prima parte del nostro viaggio, saprete che abbiamo percorso una delle strade più belle del mondo (non vi svelo qual è ma vi rimando al link). Ecco, sull’isola di Mull secondo me ne abbiamo percorsa una decisamente più bella.

Isola di Mull: Fionnphort

La visita a questa bellissima isola si conclude con il raggiungimento di Fionnphort, il principale porto del Ross of Mull e il secondo insediamento più grande della zona. Da qui si raggiunge facilmente l’isola di Iona. Vista la giornata splendida avremmo voluto tanto andarci ma con gli orari del traghetto non avremmo fatto in tempo a raggiungere l’hotel per la notte.

Fionnphort © Veronica Lavelli

Qui abbiamo comunque riempito i nostri occhi e i nostri cuori di bellezza, di natura e di meraviglia.
Siamo stati fortunati ad aver trovato quasi sempre il sole durante tutta la settimana di tour in the road, tranne mezza giornata a Mull che abbiamo pensato bene di trascorrere in spiaggia.
Questo viaggio in Scozia si conclude con l’ultima tappa nel Loch Lomond, tappa scelta solo ed esclusivamente per dormire una notte per poi tornare ad Edimburgo. Quello che vedete nella foto qui sotto è uno dei tanti laghi che si trovano lungo la strada.

Zona del Loch Lomond © Veronica Lavelli

Durante queste ultime tappe di viaggio, avrete notato che non ci sono stati molti consigli sul cibo. Purtroppo per non spendere una follia abbiamo rinunciato a mangiare spesso fuori facendo spesa nei supermercati. Tuttavia ci siamo concessi una buona cena a Mull dove ho mangiato una fish pie deliziosa da Mcgochan’s.

Il nostro tour on the road in Scozia ora è finito per davvero e l’ho vissuto così intensamente che mi sembra di averlo appena concluso. Spero di avervi fatto provare un po’ di stupore e meraviglia così come li ho provati io.

Mivado, e voi?

Per altri suggerimenti riguardanti l’Europa, potete prendere spunto da questi due articoli: Scozia ed Edimburgo.

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